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Il Palio dei Rioni, una delle più importanti manifestazioni di Serravalle Sesia, nasce alla fine degli anni '70 per volere di un gruppo di ragazzi che volevano mettersi in competizione fra loro cimentandosi in giochi e in una corsa con asini.
Il pretesto per far nascere questa manifestazione viene offerto da alcune vicende storiche, mescolate a leggende e molta fantasia, infatti si narra che:
"I più remoti e storici avvenimenti della Valsesia si intrecciano con quelli delle città di Novara e Vercelli e sono legati alle vicende dei Conti di Biandrate.
Da un documento risalente al 1152 si rileva che i Conti di Biandrate ottennero dall'Imperatore Federico I il possesso di alcuni territori del Vercellese situati sulla riva destra del Sesia, quali Gattinara, Vintebbio, Serravalle e Crevacuore.
Il legame dei Conti con l'impero si rafforza con la discesa del Barbarossa e la nomina di Guido da Biandrate a luogotenente di alcuni territori e città.
Nel 1168 le città della Lega Lombarda assediarono e si impadronirono del castello di Biandrate, innescando il lento ed inesorabile declino dei Conti.
I Valsesiani ne approfittarono per costituirsi a Comune.
I Biandrate decisero in un ultimo tentativo di rivincita, di affidarsi al feroce eretico Fra' Dolcino ma durante la sua apparizione sulla Riva Destra del Sesia (1304-1307), la popolazione fu sottomessa alle sue angherie in seguito a battaglie condotte con estrema ferocia.
La reazione Vercellese non si fece attendere. Dolcino ed i suoi soldati furono definiti feroci e sanguinari masnadieri anche da coloro che li avevano sempre accolti con entusiasmo. Pressato dalle forze Vercellesi Dolcino si rifugiò in un primo momento nei due Comuni rimastigli amici: Gattinara e Serravalle, ma nella sua precipitosa fuga abbandonò Gattinara per trovare rifugio a Serravalle, protetto dal Rettore della parrocchia.
Qui, in uno slancio di generosità, Dolcino organizzò per i Serravallesi una grande festa chiamata PALIO, consistente nell'esecuzione di giochi popolari e manifestazioni equestri.
La tradizione festaiola sarà poi stroncata dallo stesso Dolcino che, sospettando un tradimento, si vendicherà in maniera feroce.
I Serravallesi si riappropriarono della loro festa non appena Dolcino fu definitivamente sconfitto anche se, di lì a pochi anni, ne furono nuovamente privati dalla Chiesa Vercellese, che vedeva in quella manifestazione popolare il riemergere delle dottrine Dolciniane".
Prendendo spunto da queste antiche vicende il paese fu diviso in cinque rioni e ad ognuno fu dato il nome di un animale che, in qualche modo, ricordasse il Borgofranco:
Rione Falco, Rione Lepre, Rione Grillo, Rione Scoiattolo, Rione Volpe


Questi cinque Rioni si contendevano il titolo di vincitore del Palio al termine di giochi e della corsa degli asini.
Ben presto la manifestazione, che si svolgeva in un solo giorno, si arricchì di nuove iniziative ed innovazioni. Fu così che, sempre nello spirito di aggregazione iniziarono gli spettacoli teatrali, con attori rigorosamente non professionisti e abitanti nel Rione.
Gli spettacoli che venivano presentati nei mesi precedenti il Palio, dopo una iniziale diffidenza, sono diventati un appuntamento fisso della manifestazione e tutt'oggi riscuotono un grande successo.
La vera svolta avviene nel 1975 quando, per cercare di far conoscere alle persone le tradizioni, gli usi e i costumi degli antichi abitanti serravallesi, i giochi vengono sostituiti con un corteo storico, formato da più di 200 figuranti in costume medievale. La sfilata lungo le vie dl paese si concludeva al campo sportivo comunale, dove si svolgeva la corsa degli asini montati a pelo, che assegnava al Rione vincitore il drappo (dipinto a mano da artisti locali) denominato "Palio".
Ogni anno il corteo storico era sempre più curato nei dettagli e si arricchiva di nuovi figuranti (oggi sono circa 400), inoltre dal 1978 la sfilata fu impreziosita dagli sbandieratori di Asti e dal Carroccio Comunale, trainato dai buoi, che trasportava il Palio.
La manifestazione costituisce un motivo di importanza culturale ed economica per Serravalle Sesia e per la Valsesia perchè permette a molte persone di scoprire ed apprezzare le bellezze del nostro territorio.
Nel 1980 si decise di passare dalla corsa degli asini a quella dei cavalli, che sembrava più appagante. Vennero ingaggiati fantini e cavalli fra i più conosciuti a livello nazionale (anche da Siena).
Il pubblico continuò a rispondere in maniera positiva, ma ci si accorse ben presto che la manifestazione rischiava di perdere le sue vere radici storiche ed i costi stavano diventando troppo elevati quindi, dopo una sospensione di alcuni anni, si decise di tornare alla corsa degli asini.
Alla ripresa venne inserita nel programma (la settimana prima del Palio) la Cena dei Rioni lungo le vie del paese.
Il Palio mantenne invariato il suo programma fino al 1995 quando gli organizzatori coinvolgono gli abitanti delle frazioni: Piane, Bornate, Vintebbio creando così altri tre Rioni:
Rione Aspide, Rione Civetta, Rione Lupo


Nell'anno 2000, in occasione del Giubileo, vi furono eccezionalmente due edizioni del Palio, una tradizionale ed una in settembre denominata "Palio del Giubileo".
La manifestazione straordinaria si svolse, per la prima volta, in notturna interamente in paese dove fu ideato un anello di gara che gli asini dovevano percorrere tre volte.
L'innovazione della corsa in paese in versione serale fu molto apprezzata, tanto che verrà mantenuta durante le successive edizioni fino ad oggi.
L'anno successivo (2001) vede l'abbandono dello storico Rione della Lepre e la nascita, pochi mesi dopo, nello stesso territorio del Rione Grifone


La manifestazione, che nel corso degli anni ha subito varie modifiche e migliorie, è rimasta invariata solo in un aspetto: la corsa degli asini/cavalli.
E' quindi doveroso precisare che il Comitato dei Rioni, preposto all'organizzazione dell'evento, è da sempre molto attento al rispetto e alla salute degli animali, ha sempre garantito e continuerà a garantire sempre di più la salvaguardia ed il benessere degli equidi impiegati nella manifestazione.


A curare la manifestazione del palio è il Comitato dei Rioni.

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